Questa seconda edizione della Winter School intende soffermarsi sul tema della partecipazione, in un tornante della vita delle nostre società in cui l’ideale di una democrazia partecipativa sembra segnare il passo, a favore di vecchie e nuove forme di dirigismo, di verticismo, di personalizzazione della dialettica sociale, politica, economica, culturale. Si diffondono “atteggiamenti che inducono il cittadino a forme partecipative insufficienti o scorrette e alla diffusa disaffezione per tutto quanto concerne la sfera della vita sociale e politica”; non di rado, inoltre, “l’elefantiasi dell’apparato burocratico nega di fatto al cittadino la possibilità di proporsi come un vero attore della vita sociale e politica” (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, 191). Tuttavia, in taluni spazi del vivere comune, si manifestano i segnali di un’inversione di tendenza, di un riemergere della volontà di vivere la propria appartenenza alla polis da protagonisti, e non da semplici spettatori, sperimentando forme inedite di creatività personale e di costruttività sociale.
Finalità
La Winter School si propone in primo luogo di approfondire la diagnosi sopra accennata, verificandone la fondatezza e fornendo le coordinate storiche e teoriche capaci di favorire il recupero di una nozione adeguata di partecipazione; in secondo luogo, nella consapevolezza che, “data la sua importanza per la crescita, innanzitutto umana”, la partecipazione “non può essere delimitata o ristretta a qualche contenuto particolare della vita sociale” (Compendio, 189), la Scuola intende verificare “che ne è della partecipazione” con riguardo ad alcuni fondamentali ‘mondi della vita’, da quello economico a quello politico, da quello delle opere di carità a quello della cooperazione, fino al mondo del lavoro complessivamente considerato.
La WINTER SCHOOL prevede una TAVOLA ROTONDA finale conclusiva, Sabato 27 Febbraio, alla quale sono tutti invitati. (locandina in basso)