La recente Beatificazione di Paolo VI fornisce l’occasione per riflettere sul lascito di un Pontefice vissuto in tempi non meno difficili dei nostri, e non di rado frainteso, allora come oggi. Tra le molteplici vie aperte da Papa Montini in direzione di quel “nuovo umanesimo” radicato “in Gesù Cristo”, che il prossimo Convegno della Chiesa italiana metterà a tema, sembra che un rilievo del tutto particolare debba essere riconosciuto al Suo magistero sociale. Non a caso la Populorum progressio è stata definita da Benedetto XVI come “la Rerum novarum dei tempi moderni”: collocandosi nella prospettiva del rinnovato rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo, dischiusa dal Vaticano II e in particolare da Gaudium et spes, l’enciclica montiniana si interrogava sulla possibilità di un autentico sviluppo – “sviluppo di tutto l’uomo e di ogni uomo” - in un contesto in cui la questione sociale tendeva ormai a “globalizzarsi”, a diventare questione mondiale. La riflessione di Paolo VI tende così a saldarsi con quella dei Pontefici che gli sono succeduti e fornisce “principi di riflessione, criteri di giudizio e direttive d’azione” ancora preziosi, per evitare che la globalizzazione economica vada di pari passo con quella che papa Francesco chiama la “globalizzazione dell’indifferenza” verso i meno fortunati.
Finalità
La Winter School intende esplorare alcuni aspetti della figura e dell’opera del Beato Paolo VI, che sembrano aver maggiormente contribuito ad innovare la tradizione del magistero sociale della Chiesa: l’accento posto sulla dimensione planetaria ormai assunta dalla questione sociale e sull’urgenza di uno sviluppo integrale di uomini e popoli; la sollecitudine per i temi della pace, delle relazioni internazionali e della salvaguardia del creato; l’interesse per l’arte, la cultura e la comunicazione, considerati come “luoghi” privilegiati di un dialogo sempre più serrato tra Chiesa e mondo contemporaneo. Si potrà così toccare con mano come il Papa bresciano abbia anticipato non poche delle “novità” di pensiero e di azione che avrebbero caratterizzato l’opera dei suoi Successori, preparando il terreno per quel dinamismo missionario cui, da ultimo, lo stesso Papa Francesco – con il Suo costante appello ad una Chiesa “in uscita” – ci invita accoratamente.
La WINTER SCHOOL prevede una TAVOLA ROTONDA finale conclusiva, Sabato 28 Febbraio, alla quale sono tutti invitati. (locandina in basso)
Servizio Video del Settimanale Diocesano di Brescia: La Voce del Popolo