Il nuovo modello per la Dichiarazione dei Redditi è stato approvato dall
’Agenzia delle Entrate con provvedimento n°10793 del
15 Gennaio 2018. Diverse le novità introdotte, su tutte la scadenza che sarà al
23 luglio 2018 anche per i contribuenti che si avvalgono dell’assistenza fiscale prestata dai
CAF e dai professionisti abilitati. Ecco una panoramica di quello che verrà modificato nella compilazione del 730/2018.
Locazioni - Cedolare Secca
Tra le molte novità che trovano posto nel modello 730/2018 le nuove norme sugli affitti brevi (non superiori ai 30 giorni), in vigore a partire dal 1° giugno 2017 che consentono a comodatari e affittuari di assoggettare a cedolare secca i redditi derivanti da tali locazioni e che prevedono la ritenuta del 21% da parte degli intermediari immobiliari, se il contratto di locazione breve si è concluso con il loro intervento e gli stessi soggetti intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve. La ritenuta è effettuata nel momento in cui l’intermediario riversa le somme al locatore. Queste novità hanno portato all’aggiornamento sia del quadro B, relativo ai redditi degli immobili, che del rigo F8 per consentire al contribuente di indicare l’importo delle ritenute eventualmente subite. Nel quadro B, come semplificazione, da quest’anno non è più necessario riportare gli estremi di registrazione dei contratti. In caso di contratti per affitti brevi stipulati da inquilini o comodatari, il reddito va inserito da questi ultimi nel quadro D (il proprietario deve indicare solo la rendita catastale).
Spese di istruzione
Viene aumentato a 717 euro per il limite delle spese d’istruzione per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale d’istruzione che è possibile portare in detrazione.
Il requisito della distanza, previsto per fruire della detrazione del 19% dei canoni di locazione pagati dagli studenti universitari, per gli anni d’imposta 2017 e 2018, si intende rispettato anche se l’Università è situata all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 chilometri per gli studenti residenti in zone montane o disagiate. Viene stabilita l’esenzione IRPEF per le borse di studio nazionali per il merito e per la mobilità erogate dalla Fondazione Articolo 34.
Spese sanitarie
La detrazione fiscale per spese sanitarie viene estesa,
per gli anni 2017 e 2018, anche all’
acquisto di alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale di cui all’articolo 7 del decreto del Ministro della sanità 8 giugno 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 5 luglio 2001, con l’esclusione di quelli destinati ai lattanti.
Art bonus
L’art-bonus, il credito d’imposta
per le erogazioni cultura e le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione.
Bonus Ristrutturazioni
Sisma-bonus: da quest’anno sono previste percentuali di detrazione più ampie per le spese sostenute per gli interventi antisismici effettuati su parti comuni di edifici condominiali e per gli interventi che comportano una riduzione della classe di rischio sismico.
Eco-bonus: percentuali di detrazione più ampie per alcune spese per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali.
Premi di risultato e welfare aziendale:
Innalzato da
2.000 euro a 3.000 euro il limite dei premi di risultato da assoggettare a tassazione agevolata. Il limite è
innalzato a 4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro e se i contratti collettivi aziendali o territoriali sono stati stipulati fino al 24 aprile 2017.
Nota Novità Bonus Irpef:
La legge di Bilancio per il 2018 ha ampliato la platea dei potenziali beneficiari del bonus IRPEF in busta paga, innalzando le soglie di reddito valide per la spettanza del beneficio fiscale. L’incremento netto dell’importo erogato inoltre decresce all’aumentare del reddito complessivo. Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti ed assimilati, del settore pubblico e privato, la cui imposta lorda risulti essere superiore alla detrazione di lavoro spettante, a condizione che il reddito complessivo conseguito non ecceda la soglia stabilita dalla legge. La legge di Bilancio 2018 prevede l’aumento della soglia massima di reddito che consente l’accesso al beneficio del bonus IRPEF in busta paga.In particolare, si applica un incremento del tetto massimo per un importo pari a 600 euro (fino a 26.600 Euro)
Fonte: PMI.it / Fiscoetasse.it