Mentre la manovra di Bilancio prevede un ampliamento della platea degli aventi diritto al Reddito di Inclusione, dal primo dicembre si apre la possibilità di presentare la domanda per ottenere il ReI. Si tratta, lo ricordiamo della misura di contrasto alla povertà introdotta dal dlgs 147/2017, che dal prossimo primo gennaio 2018 sostituisce il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva). L’INPS ha pubblicato la circolare applicativa (172/2017), che contiene tutti i dettagli per utilizzare la misura e la procedura per presentare la domanda.
Il ReI è parametrato alla situazione economica del richiedente (misurata dall’ISEE), alla composizione del nucleo familiare, e alla disponibilità a intraprendere un percorso di inserimento lavorativo e sociale, e consiste in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona.
La domanda si presenta compilando l’apposito modello, da consegnare al Comune o a un punto di accesso identificato dallo stesso ente locale. Sono i Comuni che devono identificare i punti di accesso e renderli noti entro 90 giorni dal 14 Ottobre 2017.
Invio Domanda: Comune e INPS
Nel frattempo, comunque, è possibile presentare la domanda direttamente al Comune. I Comuni, entro 15 giorni dalla ricezione della domanda, inviano comunicazione telematica all’INPS, dopo aver controllato il rispetto dei requisiti di residenza e composizione del nucleo familiare. L’INPS ha poi altri cinque giorni di tempo per comunicare l’esito delle ulteriori verifiche a proprio carico. A questo punto, ci sono altri 20 giorni di tempo per predisporre e far firmare al destinatario il progetto personalizzato di inclusione. Il beneficio viene versato dall’INPS, al termine della procedura, attraverso la Carta Acquisti.
Limitatamente al 2018, in considerazione della fase di avvio della misura, l’INPS versa il ReI anche in mancanza della sottoscrizione del progetto personalizzato, che però deve essere effettuata e comunicata entro sei mesi dal primo versamento.
Periodo transitorio: ISEE e SIA
Come noto, il ReI debutta nel 2018, ma è previsto un periodo transitorio per la presentazione delle domande, a partire appunto dal 1 dicembre 2017. Attenzione: se il richiedente non è già titolare SIA, nel momento in cui la domanda viene accolta deve aggiornare l’ISEE entro il primo trimestre 2018, pena il decadimento dal beneficio. Chi invece presenta la domanda dal prossimo primo gennaio, deve avere già l’attestazione ISEE 2018.
Coloro che hanno esaurito la fruizione del sostegno per l’inclusione attiva entro il prossimo primo dicembre 2017, e hanno i requisiti per chiedere il ReI, avranno un bimestre aggiuntivo di SIA, in modo da poter aver il tempo di chiedere e ricevere il ReI senza avere mensilità scoperte. Ricordiamo che il periodo di Sia fruito viene sottratto alla durata del ReI, che può arrivare al massimo a 18 mesi.
Novità attese in Legge di Bilancio
Infine, le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2018. Il ReI viene allargato alle famiglie in cui sia presente un disoccupato con almeno 55 anni, quindi decade il precedente paletto legato alla tipologia della cessazione del rapporto di lavoro, per licenziamento o dimissioni per giusta causa). La misura viene quindi estesa, ad esempio, a coloro che perdono il lavoro per scadenza del contratto a termine. Questo comunque vale solo fino al primo luglio, 2018, data dalla quale vengono eliminati tutti i requisiti relativi alla composizione del nucleo familiare, quindi il diritto al reddito di inclusione dipende sostanzialmente dalle condizioni economiche.
Fonte: Circolare INPS - PMI.it