Arriva a conclusione l’iter normativo per l’ufficializzazione del Bonus Nido, ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale insieme al DPCM 17 Febbraio 2017 che ne detta le regole. Il Bonus Nido era già previsto, in linea di principio, nell’ultima Legge di Bilancio all’art. 1, comma 355 della legge 232/2016.
Si tratta di un bonus di mille euro, su base annua, utilizzabili dai genitori richiedenti come contributo alle rette di asili nido pubblici e privati, purché il bimbo sia nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in poi.
Il bonus verrà erogato direttamente al genitore richiedente ogni mese per undici mensilità, ovvero circa 91€ al mese, e potrà essere percepito da 1 a 3 anni, poiché si riferisce alla platea dei bimbi tra gli 0 e 3 anni.
Il genitore dovrà attivare la richiesta all’INPS in via telematica, presentando opportuna documentazione che attesti il pagamento della retta per l’asilo nido, sia esso una a strutture pubblica o privata. Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre e il beneficio viene erogato secondo l’ordine di presentazione telematica delle domande.
Possono farne richiesta i genitori residenti in Italia con cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell’Unione Europea. In caso di cittadino extracomunitario deve risultare il possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
E’ importante evidenziare due aspetti: in primo luogo la fruizione del bonus non è collegata all’ISEE e quindi ai redditi IRPEF del genitore e in secondo luogo il Bonus Nido dispone di un plafond massimo di 144 milioni di euro per l’anno 2017, 250 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per l’anno 2019 e 330 milioni di euro annui a decorrere dal 2020, oltre i quali non potrà essere concesso.
Infine un analogo bonus, in termini economici, sarà erogato per i bambini che, a causa di gravi patologie croniche, non possono frequentare l’asilo.
Attenzione!
La domanda al Bonus Nido non è cumulabile con l’erogazione del voucher baby-sitting e con la detrazione fiscale del 19% sul totale delle spese annue documentate di iscrizione in asili nido, mentre è compatibile con il Bonus Bebè.