Il Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act - su ammortizzatori sociali, politiche attive, semplificazioni e ispezioni - completando così la Riforma del Lavoro. «Un risultato importante», secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che va di pari passo con l’aumento dei contratti a tempo indeterminato fotografato dagli ultimi dati ISTAT. Scatta ora la fase 2 della Riforma del Lavoro: tutte le misure previste saranno monitorate e sottoposte a verifica, in modo da correggere in corsa eventuali regole non efficaci.
Le ulime novità approvate:
Ammortizzatori sociali
Il decreto interviene sulla base di tre concetti, spiega Poletti: inclusione, semplificazione, razionalizzazione. Fra le principali misure, l’estensione a 1,4 milioni di lavoratori della copertura degli ammortizzatori sociali (si tratta dei dipendenti di imprese tra 5 e 15 dipendenti, prima esclusi dalla cassa integrazione). E’ poi stato stabilizzato il finanziamento per la NASPI a 24 mesi (che quindi non scenderà a 18 mesi dal 2017). E’ anche stata finanziata la stabilizzazione degli interventi su maternità, permessi, cure parentali contenuti nel decreti sulla conciliazione vita-lavoro (previsti in via sperimentale per il solo 2015, diventando quindi strutturali). Infine, c’è una razionalizzazione dell’utilizzo della cassa integrazione a due anni, tre solo nei contratti di solidarietà.
Semplificazioni
Fra le novità, le più importanti sono quelle sui controlli a distanza: è stato riscritto l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori per adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica, prevedendo norme specifiche per telefoni e tablet (strumenti sui quali, in pratica, non ci sono paletti). Secondo il ministro, si tratta di una «norma chiara e ben definita» che si muove nel «rispetto delle norme sulla privacy».
Contro le dimissioni in bianco della lavoratrice, d’ora in poi si dovrà usare un modulo scaricato dal sito del ministero, numerato e datato. Ci sono poi misure di semplificazione delle pratiche che l’impresa deve effettuare in relazione ai rapporti di lavoro, che vengono telematizzate. Infine, segnaliamo lo snellimento della normativa per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro ed il relativo incentivo.
Politiche attive
E’ stata istituita l’ANPAL (Agenzia nazionale per le politiche attive), sono stati fatti accordi con le Regioni per il rafforzamento dei centri per l’impiego con tanto di assegno di ricollocamento riconosciuto a chi dopo quattro mesi di NASPI non ha ancora trovato lavoro, per aiutare a trovare una nuova occupazione.
Attività ispettive
Sono state unificate nel nuovo ispettorato generale lavoro le competenze prima distribuite fra tre diversi enti (ispettorato, INPS e INAIL), prevedendo il coordinamento con le ASL allo scopo di migliorare le performance delle ispezioni, semplificando al contempo la vita alle imprese.
FONTE: PMI.it